In occasione di PULIAMO IL MONDO che si terrà nei giorni del 27-28-29 SETTEMBRE 2013 pubblichiamo alcuni scritti di Lia sul tema della salvaguardia dell’ambiente.
Questo vuol essere il nostro modo di partecipare all’iniziativa e un invito a riscoprire il libro LE ALI DI LIA
Buona lettura!
“Domani è Capodanno ma non penso che l’anno nuovo sarà molto meglio di quello vecchio. Se continuiamo in questo modo i nostri nipoti avranno in eredità un globo di cemento devastato dalle guerre e dalla fame, prossimo al collasso.
Ma non è ancora troppo tardi: tutti nel nostro piccolo possiamo contribuire a migliorare l’esistenza su questo pianeta, devastato e sofferente.
Il vero problema è che non sappiamo vedere i veri problemi, o meglio… li vediamo e veniamo a contatto con loro quotidianamente ma non siamo più in grado di risolverli da soli; ci serve l’aiuto di qualcuno ma questo ci viene negato.
Perché? Per paura del diverso, dell’ignoto e del futuro; per paura di sbagliare ed essere giudicati, per paura di non sapere accettare la realtà e chi vive intorno a noi.
Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.”
Dal suo diario - (14 anni)
L’albero che c’è di fronte a casa mia è maestoso e nodoso. Sembra che sorvegli le case sottostanti e voglia intrufolarsi nelle abitazioni per sentire i discorsi. Il fusto è ricoperto da una rugosa e spessa corteccia e dalla resina appiccicosa con un odore balsamico amarognolo.
I rami maestosi in estate sono sempre ricoperti di belle foglie verdi che formano fronde intricate, mentre in inverno sono spogli e ricoperti di neve. In primavera l’albero si trasforma e sembra un enorme fiore profumato pieno di allegria e di colore.
In qualunque occasione, però, è sempre abitato: o dai piccolissimi animaletti che vivono nel suo tronco e in mezzo alla corteccia, o dagli animaletti più grandi come gli scoiattoli e gli uccellini sempre pieni di allegria. Quando poi c’è il vento è un vero spettacolo: incomincia a ondeggiare e a scuotersi, quasi volesse scacciare una forza estranea. Il vento ulula fra i suoi rami facendoli frusciare e quasi piegare. Quando invece c’è solo un venticello, l’albero sembra quasi che voglia ballare, dondolandosi lievemente.
In estate offre un’ombra fresca e spaziosa e le sue radici grandi e sporgenti sembra che vogliano allungarsi a dismisura per cercare nutrimento.
(Prima media)
LA NATURA
Gli uccelli cinguettano,
i grilli e le cicale cantano.
Il vento stormisce fra le foglie,
mentre una brezza lieve
ti scompiglia i capelli.
Dopo una lunga e faticosa camminata,
su, per l’aspro versante della montagna
finalmente si può respirare,
l’aria fresca e frizzante della natura.
Giù in città,
rumore e frastuono ti stordiscono,
mentre lo smog, pian piano ti avvelena.
Ma finalmente, ora,
sei immerso nella natura,
dove niente ti può mettere in apprensione.
Gli animali e le piante,
ti aprono la porta,
ad un mondo nuovo,
che ormai, sta scomparendo.
Gli uomini stanno distruggendo un vero tesoro,
mettendo a rischio anche la propria vita!
Noi ragazzi dobbiamo cercare,
di fare giustizia in questo mondo.
Noi siamo,i giudici della natura,
la sua sola salvezza.
Noi, anche nel nostro piccolo,
impariamo ad amarla
e a proteggerla.
Essa, ci potrebbe aprire,
una nuova porta,
verso un vero PARADISO TERRESTRE.
(Seconda media)
LE QUATTRO STAGIONI
Girano intorno all’anno quattro stagioni,
tutte diverse,
ma tutte piene di mille colori.
L’inverno vien dopo l’autunno,
coprendo col suo manto bianco tutte le cose.
Gli alberi spogli vengono anch’essi ricoperti,
di tutto quel bianco che sembra cotone.
Vien poi la primavera,
che con i suoi mille colori e suoni,
risvegliano tutti da quel lungo letargo.
Gli alberi sono in fiore,
l’erbetta ritorna a crescere,
mentre i passerotti cinguettano
e i ruscelli si sgelano.
Arriva poi l’estate,
che con il suo verde sgargiante,
porta molti frutti,
dolci e succosi.
I bimbi contenti,
fra la fresca erbetta giocano,
a rotolarsi e a rincorrersi.
Infine, ecco l’autunno,
che porta la nebbia ed annuncia l’inverno.
Le foglie cadon dagli alberi
assumendo meravigliosi colori,
rosso giallo e arancione
sono i colori di questa stagione.
Gli animali si preparano,
caldi nidi e tane,
dove passeranno a dormire
un meraviglioso letargo.
(Seconda media)
IL GRIDO DI RIBELLIONE
La Terra: un globo formato da più strati di roccia e gas, un oggetto passivo come un giocattolo in mano a un bambino capriccioso che viene sballottato qua e là, maltrattato e quando poi non serve più, buttato in un angolo e dimenticato. Una briciola in un universo senza fine che però può essere distrutta da morte e violenza. Molti pensano che possiamo usufruire completamente di questo pianeta, dare la vita e provocare la morte, a nostro piacimento. A scuola si studia la storia, proprio per riuscire a capire gli errori passati e a non commetterli più! Ma, giudicate voi, a me sembra che questo non serva molto. Corruzione, conflitti e fame, sono ormai nei confronti della Terra come dei parassiti che vivono a spese del proprio ospite, da troppo tempo.
E’ come la carta di identità di ogni oggetto: se noi ricordiamo del pianeta Saturno, per prima cosa, i suoi anelli, un extraterrestre ricorderebbe la Terra in una sola parola: sofferenza. Vi sembra che stia esagerando?! Eppure è così!! Noi crediamo di essere padroni di questo Mondo ma siamo solo degli elementi che fanno parte del tutto. La storia del nostro pianeta ha avuto origine miliardi di anni fa. Eppure, fin dall’inizio, era presente il male. Ma adesso, è dilagato come una epidemia, e più il tempo passa più sarà difficile fermarla. Ci sono persone a cui non importa nulla del mondo che lasceranno alle generazioni future, altre che vorrebbero far cambiare qualcosa ma non sono famose e non fanno peso.
Secondo me è a queste persone che dobbiamo dare maggiore importanza: solo chi ha conosciuto la sofferenza, ha dei validi motivi per cercare di mutare il volto di queste società. La maggior parte dei politici che siedono al potere sono corrotti: sentono che ci sono dei problemi, ma ci sono dietro troppo interessi economici per interessarsene senza una perdita. Ma noi dobbiamo far sentire la nostra voce per riscuotere le persone più timide di noi che magari non oserebbero farlo!! Ogni goccia può formare un mare ma se noi incominciamo a togliere gocce a milioni dal mare, esso sparisce: noi possiamo anche essere nessuno da soli, ma uniti formiamo un tutto che protesta.
Adesso noi possiamo protestare ma pensate alla Terra, un semplice oggetto nelle nostre mani, che è completamente passivo. Noi inquiniamo l’acqua, l’aria, il suolo, creiamo danni agli ecosistemi; distruggiamo le foreste e diamo il potere ai deserti. Se la Terra avesse un’anima, ci avrebbe già schiacciato come moscerini fastidiosi. Ma io credo che il nostro pianeta un modo per ribellarsi ce l’abbia. I terremoti ci scrollano quando diventiamo troppo sicuri di noi stessi, alluvioni, uragani, cicloni, ormai si susseguono senza più riuscire a distinguerli. I morti per questi disastri si susseguono troppo rapidamente e molto presto vengono dimenticati. Come per le guerre e i conflitti, si mettono delle cose in primo piano e le altre vengono messe da parte, anche se non così radicalmente. Insomma, la nostra è una civiltà che riesce a fare grandi cose ma è allo stesso tempo un granello di polvere nel grande sistema. In un niente possiamo essere spazzati via, perché la Terra è la vera padrona di se stessa.
(Terza media)
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