Mercoledì 25 Novembre alle ore 21, nell’ambito della Rassegna “Saluzzo a teatro” stagione 2015 – 2016 al Politeama Civico di Saluzzo, su proposta e in collaborazione con la nostra associazione è stato presentato lo spettacolo “Vich nella prima guerra mondiale” del Gruppo Teatro Angrogna di Torre Pellice.
E’ stato inserito – e di questo siamo molto contenti – nell’ambito della Rassegna “Saluzzo a teatro” a cui abbiamo attivamente collaborato suggerendo due spettacoli (il prossimo sarà rappresentato il 4 febbraio 2016).
Sappiamo inoltre che è stato segnalato alle scuole, nell’ambito dei percorsi di educazione alla Pace.
Conosciamo il GTA, sono già venuti altre volte a Saluzzo, nel 2012 invitati da noi, nell’ambito di Ricordando Lia con L’Altra Storia; sono nostri amici e sappiamo quanto sono bravi .
Lo spettacolo ha inteso far riflettere “su una guerra che di grande ebbe soltanto la follia di chi la volle, il numero dei morti e la sofferenza di tutti”.
E’ tratto dalla testimonianza di “Vich” (Luigi) Buffa di Angrogna, classe 1893 soldato del 3° alpini, registrata il 1° gennaio 1973 da parte degli alunni della scuola di Angrogna capoluogo (il maestro era Jean Louis Sappé, autore dei testi insieme alla moglie Maura Bertin).
Le canzoni fanno parte quasi tutte del repertorio del primo conflitto mondiale.
I documenti provengono dall’Archivio storico del Comune di Angrogna (comunicazioni relative a soldati morti in guerra o dispersi) e dall’archivio Centrale dello Stato (sentenze dei Tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale) .
E’ anche il nostro modo di ricordare Lia, a sette anni dalla sua morte (24 ottobre 2008). Lia, infatti ha scritto sulla guerra alcune profonde riflessioni, pubblicate nel libro Le ali di Lia (Primalpe, ottobre 2009).
Con Lia diciamo NO alla guerra e a tutte le guerre .
Sono state, inoltre, raccolte firme a sostegno di una petizione al Presidente della Repubblica per la riabilitazione dei soldati fucilati con processo o colpiti da decimazione per estrazione a sorte e di tutti coloro uccisi per vie brevi dai loro Ufficiali o dai Regi Carabinieri per codardia, ribellione o episodi di pazzia, in gran parte soldati semplici, figli di povera gente.
E’arrivato ormai il momento di cominciare a parlare di questa tragica pagina della nostra storia, per molto tempo avvolta in una coltre di silenzio.
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