Oggi è il 2 di settembre 2009....... con un male nei muscoli delle gambe scrivo questo resoconto dei due giorni passati sul Monviso...... non riesco più fare la discesa delle scale... da non parlare dell’alzarsi dalla sedia. Fortunatamente abbiamo sentito Cilla, che ci ha detto che tutti della nostra bella compagnia hanno gli stessi dolori. Mi dispiace per tutti voi, ma mi dà la certezza che non sono io la Olandese dal paese sotto il livello del mare ad essere l’unica con dolori muscolari, dopo tutti quei mesi di allenamento!
Abbiamo fatto un’escursione bellissima, fantastica, faticosa ma indimenticabile! Il mitico Monviso.... ammirato durante tanti anni vissuti a Torino, adesso ho potuto vedere e sentire la cima!!!! Ancora più importante: la causa per cui ci siamo trovati in questa compagnia, è stata la vicinanza di Lia Trucco, per ricordarla e sentirla vicina e per sentirci vicini a Cilla, che porta questa sofferenza con un coraggio e forza che posso soltanto ammirare. Lia ci ha fatto trovare insieme e cosi ha creato un gruppo di persone che non si conoscevano quasi tra di loro, ma adesso si sentono uniti in un’ esperienza mitica.
L’accesso al Monviso è un sentiero di 1200 metri di salita ripida.... ma partendo freschi con gente nuova che sembra molto simpatica... una lo fa con mancanza di fiato ma sorridendo. L’arrivo al bivacco delle Forcionelle ci ha fatto dimenticare ogni fatica: posto bellissimo, tra due laghi, in mezzo alle pietraie, con 18 posti letto, sufficienti per la nostra compagnia di 11 persone e 4 altri. In più quei tre stambecchi domesticati che giravano intorno, che belli! La cena...... la minestra fatta con tanto amore era deliziosa! Purtroppo hanno rifiutato di aggiungere anche i miei fagioli in scatola.... peccato! Anche le olive non ne voleva nessuno. Menomale che le cozze sott’olio e le aringhe in salsa di pomodoro le avevo lasciato a casa.
La notte era, come c’era da aspettarsi, senza sogni. Quasi nessuno ha chiuso occhio. Per poi alzarsi alle quattro e partendo dal bivacco alle 5. Alle 5!!! Ancora tutto buio, ma che stelle!!!! Il giro fino alla cima: di nuovo faticoso, con ancora di meno fiato (molto di meno!) ma che sensazioni, che bellezza di natura. La lunghissima arrampicata per andare in cima... qualche volta esposta ma poco difficile.
E poi in cima, ero davvero molto emozionata. Già per il fatto di aver realizzato un sogno vecchio, ma di più per il stare insieme con Lia e con questa compagnia. La messa con Don Marco... sembrava un angelo dal cielo, in cima a questa montagna. Pero... gli angeli sanno volare e Don Marco stava paurosamente vicino al bordo di questa cima.... e sinceramente non ero molto convinta che quest’ angelo-Don Marco sapesse volare! Le nostre dedicazioni all’inizio della messa erano bellissime, ognuno di noi faceva delle dedicazioni alle persone amate. Poi il Vangelo.... sembravano parole scritte per me specialmente. Don Marco parlava della fede che ha i suoi tempi.... che viene quando è maturata, quando la persona è pronta a viverla pienamente. Essendo una persona sempre in ricerca del vero, di Dio, ma non sapendo esattamente dove trovarlo, mi sembrava che Don Marco parlasse specialmente per me! Mi ha commosso molto. La condivisione di questo momento con Lia e con questo gruppo di persone è indimenticabile....
La discesa fino al bivacco era molto divertente. Kuleman..... si scrive cosi??? Boh! Vuol dire scendere con la faccia in giù. La nostra giuda Silvio era fantastico. Dava sicurezza in ogni passaggio un po difficile. E poi.... questa discesa orrenda, terribilmente lunga, che sembrava da non finire mai... fino alle macchine. Che sofferenza! Poi il mio tuffo nel torrente... non volutamente ho fatto spaventare me stessa e gli altri. Scusatemi! Con qualche bella ferita ho raggiunto la macchina.
Per tutta questa compagnia: grazie per questa bellissima esperienza, grazie per la condivisione di tutto con voi, grazie per aver raccontato qualcosa su di voi, grazie per le riflessioni di Don Marco, grazie per la vostra pazienza e incorragiamento a me, grazie a Lia per la sua presenza e grazie a Cilla per coinvolgerci nel suo percorso.... Spero molto di rivedervi.
Un saluto dal mio cuore, Carla Borgonjen