In questo tempo di Covid trovare un tempo “contratto” che innalzi lo spirito salendo verso il cielo è un regalo straordinario.
Mentre tutto intorno sembra immobile noi si parte per il ghiacciaio Breithorn!
Levataccia prima dell’alba, appuntamento alla stazione di Saluzzo, affettuosi saluti e nuove conoscenze.
La pioggia battente non ci fa desistere e nonostante le nuvole ci accompagnino durante lo spostamento su quattro ruote… a Cervinia c’è il sole!
Con la salita a Plateau Rosa ci siamo tutti. A cordate pronte si sale ognuno con le proprie fatiche cercando il ritmo adatto, il fiato e lo sguardo per vedere la bellezza intorno.
Bellezza: la neve, il panorama, il sole, le persone in cordata, le parole scambiate, gli sguardi, l’attenzione all’altro ed i pensieri del cuore che si muovono in mille direzioni e dimensioni. Non mancano le nostalgie, qualche dolore e fatica, il cerchio di condivisione.
La cima non permette sosta prolungata, ma il panorama è magnifico!
La discesa su neve ormai trasformata e appesantita rende piacevolissimo il momento di toglierci corda, imbrago e ramponi.
Si torna verso il basso con la felicità di essere arrivati fin dove possibile oggi.
Le emozioni prendono voce al momento di scambio, seduti ai piedi del Cervino che nella sua maestosità si staglia, spruzzato di neve, nell’azzurro pieno del cielo.
E qui i ringraziamenti a
Silvio che ci guida con attenzione e poche parole,
Marcello che con coraggio riaffronta un quattromila e le proprie trepidazioni,
Cilla che intrepida organizza e coordina pensando a Lia...e non solo,
Rebecca che arricchisce silenziosa e sorridente,
Ombretta che rigorosamente attenta trasporta il suo dolore,
Carla che al volo ci raggiunge ed accetta il limite alla salita,
Roberto che ricorda ciò che imparato da suo figlio Marco,
Marfi a cui non manca forza e lo spirito giocoso,
Lucrezia che si espone con informazioni e determinazione alla sua prima esperienza su ghiacciaio,
Valentina che intraprende la salita nonostante il disamore per le funivie e rallegra con la sua simpatia,
Pietro Fiocco che ci ha seguiti da distante,
La ricca giornata termina con qualche rossore in viso, stanchezza e tanta bella Umanità.